SANI COME UN DISCUS – Una guida per conoscere e combattere i nemici del “Re dell’Acquario”

SANI COME UN DISCUS – Una guida per conoscere e combattere i nemici del “Re dell’Acquario”

Di: Francesco Denitto

Introduzione Negli ultimi anni, tra gli appassionati di Discus, è cresciuta notevolmente la sete di informazioni riguardanti le malattie che colpiscono questi pesci durante il loro allevamento in acquario.

E’ importante conoscere preventivamente le abitudini nonché le condizioni ottimali di allevamento di questi pesci poiché, spesso, le cause di comportamenti anomali quali torpore, inappetenza, inscurimento della livrea, ecc. riconducibili a patologie, sono sovente il frutto di una cattiva conduzione dell’acquario che induce i Discus a reagire negativamente.

Infatti, comportamenti come quelli descritti possono essere il frutto sia di situazioni di stress dovute a condizioni non ottimali dell’ambiente, sia a malattie insorte a causa di una infezione o di una parassitosi. I codici comportamentali dei pesci, per lo meno ai nostri occhi, sono quanto mai semplici e generici per cui, l’inappetenza o l’inscurimento della livrea possono ad esempio avere differenti significati.

La bravura dell’allevatore consiste proprio nella capacità di interpretare in maniera corretta i segnali che il pesce ci comunica ed intervenire in maniera mirata ed efficace senza provocare ulteriori situazioni di stress che complicherebbero inutilmente la situazione.

Domanda: Quando un Discus si ammala?

Risposta: Quando subisce un’infezione o viene parassitato da qualche organismo.

Definizione di infezione: penetrazione nell’organismo di agenti unicellulari (batteri, funghi, protozoi) di rickettsie (microrganismi intracellulari obbligati) e di virus. L’infezione può decorrere asintomatica o provocare una malattia infettiva.

Cos’è un parassita?: è un organismo (protozoo o metazoo) che vive in relazione di parassitismo, cioè a spese della produttività di un altro organismo (detto ospite) senza ucciderlo immediatamente. Ecologicamente può essere considerato un caso limite di predazione.

Sia le infezioni che le parassitosi possono localizzarsi sia nei distretti esterni sia negli organi interni (Figura 1).

Fig. 1. I principali distretti corporei che possono    essere interessati da infezioni e parassitosi.

INFEZIONI VIRALI

Domanda: Cosa sono i virus? Risposta: “organismi” submicroscopici (Figura 2) di dimensioni comprese fra i 10 ed i 300 nm capaci di moltiplicarsi solo all’interno di cellule dell’ospite, essendo essi stessi privi di una organizzazione cellulare e solo costituiti da un rivestimento proteico (capside) contenente una molecola di acido nucleico, DNA o RNA. Fig.

2. Foto dal web.

Domanda: Come agiscono?

Risposta: Aggressione della cellula ospite in più fasi: adsorbimento in seguito a riconoscimento della cellula, penetrazione, fase di eclisse, autoassemblaggio, lisi cellulare e dispersione di nuove particelle virali nell’organismo ospite.

Domanda: Come combatterli?

Risposta: Forti difese immunitarie, condizioni idonee della vasca, no stress da parte dei pesci.

INFEZIONI BATTERICHE

Domanda: Cosa sono i batteri?

Risposta: Organismi unicellulari (Figura 3) di dimensioni comprese tra 0.3 e 100 micron, caratterizzati dall’assenza di un nucleo morfologicamente definito e muniti di una parete di rivestimento. Non tutti sono parassiti! Possono avere:

  • forma sferica: cocchi
  • forma cilindrica:
  • bacilli forma a virgola:
  • vibrioni forma a spirale: spirilli

Fig. 3. Batteri Foto dal web.

Si possono dividere in: Batteri parassiti obbligati: vivono esclusivamente ai danni dell’ospite. Batteri parassiti facoltativi: saprofiti che in condizioni particolari diventano parassiti.

Domanda: Come combatterli?

Risposta: Esistono molti composti in grado di combattere questi microrganismi:

  • Antibiotici (molti ad uso umano): sostanze organiche naturali o sintetiche, capaci di inibire la crescita e la moltiplicazione di altri microrganismi o di provocarne la morte.
  • Furanici: (mescolati al cibo) sostanze chimiche di natura ciclica i cui composti nitrati, in particolare del 5-nitrofurano, sono utilizzati per la sintesi di antibatterici attivi sia contro Gram – che Gram +. Ricordiamo la nitrofurantoina ed il nitrofurazone.
  • Coloranti: (per i trattamenti esterni) blu di metilene, verde malachite, acriflavina.
  • Sulfamidici: farmaci ad azione antibatterica contenente derivati della sulfanilammide; agiscono per inibizione competitiva nella sintesi delle purine dei microrganismi sensibili impedendo (per sostituzione di basi nella catena nucleica) la riproduzione batterica.

I PROTOZOI

Domanda: Cosa sono?

Risposta: Gruppo eterogeneo e ricco di organismi unicellulari più complessi dei batteri e molto più simili alle cellule dei metazoi. Nucleo ben definito ed organuli cellulari. Dimensioni: visibili al microscopio ottico, mediamente 2 o 3 micron, ma ci sono specie più grandi (ad es. Protoopalina symphysodonis, flagellato intestinale del Discus misura 0.12 mm di lunghezza).

Fig. 4. Protoopalina sp.. Foto dal web.

Si possono distinguere in:

  •  Parassiti occasionali: organismi che vivono a spese di materiali organici in disfacimento e che solo in momenti di indebolimento dei pesci si attaccano al loro corpo per utilizzarne i materiali corporei (Ichthyo, Oodinum, Trichodina, ecc.).
  •  Parassiti obbligati: specie propriamente parassite (Tripanosomi, Emogregarine, Hexamita).

Fig. 5. Discus colpito da Hexamita. Si notino i crateri craniali. Foto di F. Denitto.

Fig. 6. Discus in ottime condizioni di salute e privo di crateri craniali. Foto e allevamento di F. Tondi.

“Classificazione”: sulla base del tipo di locomozione:

  • Sarcodici: muniti di pseudopodi (amebe)
  • Ciliati: muniti di cilia (es. Chilodonella, Ichthyo).
  • Flagellati: muniti di flagelli (es. Oodinum, Spironucleus).

Le principali cause di infezione da protozoi sono:

  • scarsa igiene dell’acquario provoca l’ “attivazione” di protozoi già presenti in vasca o portati dagli ospiti in numero esiguo in pesci stressati (“malattie dei deboli”).
  • immissione attraverso nuovi arrivi non opportunamente sottoposti a periodo di quarantena implica il contagio ai coinquilini già residenti.

Distretti colpiti: sia esterni che interni.

Domanda: Come si possono eliminare?

Risposta: attraverso molteplici interventi:

  • il muco dei pesci ha in condizioni normali una elevatissima capacità repellente nei confronti dei protozoi parassiti.
  • coloranti e medicinali che colpiscono prevalentemente le fasi larvali natanti dei protozoi. Infatti, lo stadio resistente (ectoparassiti) presente sul pesce spesso è immune ai trattamenti antiparassitari: Coloranti: blu di metilene, acriflavina, verde di metile. Sostanze ossidanti: permanganato, composti iodati ed organofosforici (es. Neguvon). Formalina.

I FUNGHI

Domanda: Cosa sono?

Risposta: I funghi sono organismi eterotrofi e generalmente vivono come saprofiti, ovvero utilizzano materiali in decomposizione per il proprio sostentamento. Occasionalmente, molti di essi, al pari dei batteri, possono divenire parassiti ed aggredire sia organi interni sia distretti esterni del pesce (corpo, pinne, branchie, occhi).

Fig. 7. Giovane scalare aggredito da Saprolegnia. Foto dal web.

I funghi parassiti esterni si presentano sottoforma di piccoli batuffolini cotonosi rappresentati dalle ife (cellule allungate) organizzate in miceli (complessi di più ife).

Domanda: Come prevenire la loro comparsa?

Risposta: Massima igiene dell’acquario e condizioni ottimali di allevamento.

I principali trattamenti da fare in caso di infezione fungina sono gli antimicotici come il verde malachite, l’acriflavina, il blu di metilene, il permanganato di potassio, la formalina, ecc.

METAZOI ECTOPARASSITI

Domanda: Cosa sono?

Risposta: Organismi pluricellulari appartenenti a diversi Phyla (Artropodi, Platelminti, Nematodi, ecc.) e costituiti da parti funzionali ben distinte: apparato respiratorio, digerente, escretore, circolatorio, ecc. Sono spesso muniti di uncini, unghie, succhielli per ancorarsi all’ospite. Distretti colpiti: branchie e cute (corpo e pinne).

Phylum dei platelminti: gruppo di animali metamerici, vermiformi, che hanno corpo appiattito in senso dorso-ventrale e cicli vitali molto complessi. Se presenti causano forte dimagrimento, spossatezza, inappetenza, ecc. Seguono esempi: Vermi delle branchie (Figura 8): trematodi monogenei a trasmissione diretta (liberazione delle uova in acqua). Genere Dactylogyrus. Parassiti obbligati.

Fig. 8. Dactylogyrus sp. isolato da branchia di giovane Discus. Foto di F. Denitto.

Vermi della pelle: trematodi monogenei. Genere Gyrodactylus. Parassiti obbligati.

Domanda: Come giungono in acquario?

Risposta: tramite molteplici vie di introduzione:

  • Immissione dei parassiti attraverso nuovi pesci già infestati.
  • Attraverso cibo vivo o surgelato contenenti uova e stadi di resistenza quiescenti dei parassiti.

Domanda: Come eliminarli?

Risposta: la maniera più efficace è l’utilizzo di antielmintici in soluzione (praziquantel, levamisolo cloridrato, flubendazolo), formalina, esteri organofosforici in soluzione (es. Neguvon).

METAZOI ENDOPARASSITI

Domanda: Cosa sono?

Risposta: Organismi pluricellulari appartenenti a diversi Phyla (Artropodi, Platelminti, Nematodi, ecc.) e costituiti da parti funzionali ben distinte: apparato respiratorio, digerente, escretore, circolatorio, ecc. Sono spesso muniti di uncini, unghie, succhielli per ancorarsi all’ospite. Distretti colpiti: intestino, muscoli, ecc. Es. di vermi intestinali: cestodi e trematodi (platelminti), nematodi, ecc. Phylum dei platelminti: gruppo di animali metamerici, vermiformi, che hanno corpo appiattito in senso dorso-ventrale e cicli vitali molto complessi. Se presenti causano forte dimagrimento, spossatezza, inappetenza, ecc. Seguono esempi: Vermi intestinali: trematodi digenei (Figura 9) (necessitano di ospite intermedio, generalmente invertebrati). Generi Pachytrema, Metorchis, ecc.

Fig. 9. Trematodi espulsi da Discus adulti dopo trattamento con antielmintico somministrato con il cibo. Foto di F. Denitto.

Vermi intestinali: cestodi. Metamerici (numerose proglottidi). Cicli vitali complessi. Infestazione mediante cibo vivo o surgelato. Appartengono a vari generi e sono comunemente chiamati tenie.

Phylum dei nematodi: vermi a sezione sferica, sottili, con forma bastoncellare del corpo. Consistenza solida ed aspetto lucido. Esempio: Vermi intestinali: capillarie (Figura 10) ed altri. Generi Camallanus, Capillaria, Ichtyouris, ecc. Diagnosi mediante analisi delle feci per l’individuazione delle uova.

Fig. 10. Nematode intestinale. Foto dal web.

Conclusioni e suggerimenti

Senza ombra di dubbio la migliore cura è la prevenzione che può essere applicata seguendo pochi semplici accorgimenti di seguito elencati: Quarantena per i nuovi arrivi (osservazione ed eventuali trattamenti curativi). Igiene della vasca: sifonatura, cambi parziali dell’acqua periodici, ecc. Condizioni ottimali dell’acquario: filtro efficiente, valori chimico-fisici ideali. Rapporto individui/volume della vasca idoneo: no sovrappopolamento, no vasche piccole anche se con pochi Discus in quanto pesci di branco. Alimentazione corretta e bilanciata. Inoltre valgono sempre i seguenti suggerimenti:

  • No a terapie preventive : implicano resistenze di ceppi potenzialmente sempre più pericolosi.
  • Diagnosi possibilmente mediante osservazione diretta, avvalendosi di lenti di ingrandimento, stereoscopi, microscopi ottici.
  • Utilizzo di validi testi diagnostici e rivolgersi a persone più esperte che possiedono i mezzi idonei per una corretta diagnosi.
  • Terapia appropriata, d’urto, evitando trattamenti blandi iniziali: sviluppano ceppi resistenti.
  • No a cocktail con diversi farmaci a distanza di poco tempo, né trattamenti improvvisati.
  • Alimentazione ricca di vitamine (composti organici non sintetizzabili dall’organismo) per sostenere i pesci debilitati ed aiutarli a reagire con le proprie difese immunitarie.

Le vitamine svolgono un ruolo essenziale nel metabolismo assolvendo spesso la funzione di coenzimi in importanti sistemi enzimatici. Rispettando questi semplici suggerimenti avrete buone probabilità di vedere nuotare Discus in buona salute nei vostri acquari.

Discus Solid Red. Foto di F. Denitto

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Alessandro80

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