HYPANCISTRUS L201

HYPANCISTRUS L201

Di: Giovanni Murri

Famiglia : LORICARIDI

DESCRIZIONE:

Questa specie di loricaridi e distribuita nella zona del Rio delle amazzoni, il genere hypancistrus a differenza di molte altre specie di loricaridi e’ molto timida, difficilmente li vedremo in giro durante le ore diurne ove staranno quasi sempre nascosti nelle tane o dietro a qualche radice; dopo un lungo periodo di ambientamento timidamente inizieranno a cibarsi di giorno, continuando però a nascondersi al primo movimento esterno alla vasca.
È necessario fornire loro dei ripari e nascondigli evitando così continui stress, il consiglio è di utilizzare tane della esatta misura, da posizionare tutte assieme in vasca ben visibili, in questa modo, i nostri pesci si sentiranno a loro agio vivendo nei pressi delle tane e noi potremo osservarli al meglio.

Il mio gruppo di riproduttori

ALIMENTAZIONE:

Gli hypancystrus sono prettamente onnivori con predilezione per i cibi proteici, non sono mangiatori di alghe e non distruggono piante

HABITAT:

Predisporre una vasca a partire da 70cm per 40cm con tane e radici, può anche essere utilizzata acqua di rubinetto, se non troppo dura. La temperatura può oscillare da 24 ai 30°C

RIPRODUZIONE:

Consiglio di introdurre un gruppo di 6/7 esemplari da cui una volta acclimatati eventualmente si può puntare alla riproduzione che non e’ impossibile, anzi con le giuste accortezze si potrà assistere al lieto evento, ma bisogna avere molta pazienza in quanto raggiungono la maturità sessuale intorno ai 30 mesi. Il dimorfismo sessuale inizia ad evidenziarsi all’incirca ad un anno di età, nei maschi iniziano a comparire sulla punta delle pinne pettorali dei ciuffi di peli, mentre la femmina ne è sprovvista, inoltre, la femmina ha una forma del corpo più tozza con la parte dell’addome più tonda.


La riproduzione degli L201 è avvenuta quando sono stati stimolati con cambi d’acqua osmotica in prossimità di un temporale e con temperatura inferiore di 2 gradi rispetto alla vasca
Se la deposizione va a buon fine, il maschio dopo aver costretto la femmina a deporre le uova nella tana l’allontanerà e rimarrà all’interno della tana stessa per accudire la nidiata ventilando dapprima le uova e poi gli avannotti.

Avannotto di pochi giorni di vita

I piccoli rimangono all’interno della tana per una decina di giorni all’incirca, una volta assorbito il sacco vitellino, il padre consente loro di uscire e potranno già andare in cerca di cibo per la vasca.

Piccoli isolati dalla vasca

Se non si hanno specie che possano predare gli avannotti, il mio consiglio è di lasciarli crescere nella stessa vasca dei genitori senza preoccuparsi troppo della loro alimentazione poiché sono autosufficienti già dall’assorbimento del sacco vitellino e si nutriranno di piccole parti di mangime che inevitabilmente ci saranno nella vasca. Altra opzione è invece quella di toglierli dalla tana del padre intorno al 5/6 giorno e rilasciarli in una sala parto con pietra porosa e qualche foglia di catappa.

Lo svezzamento è abbastanza semplice poiché sin da subito hanno accettato volentieri mangime polverizzato e artemia decorticata.

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Alessandro80

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