QUESTIONE DI FEELING…

QUESTIONE DI FEELING…

di Stefano Cassano

Che meraviglia!
Questa è stata la mia prima espressione dopo aver fatto l’ennesima “immersione” tra gli acquari in esposizione di un negozio di animali della mia città, nei pressi della mia abitazione!
I miei occhi sono stati rapiti immediatamente da pesciolini tanto piccoli quanto coloratissimi e vivaci che da tempo non vedevo in negozi specializzati. In effetti come poi ho avuto modo di leggere e constatare di persona, questi stupendi pesciolini sono poco offerti (forse perché poco richiesti?) nei punti vendita della mia zona. Ovviamente ho acquistato immediatamente una coppia. Vi dico la verità, è stato un acquisto “azzeccato”, il motivo ve lo dirò dopo…Vabbé, non vi faccio stare più sulle spine…. Si tratta di una coppia di Poecilia wingei (meglio conosciuto dagli appassionati col nome di “endler”).

Endler 1

Foto 1. Maschio di Poecilia wingei. Foto dal web.

Forse qualcuno lo aveva già intuito… e sono anche convinto che a questo punto, molti di voi concordino nell’affermare che questi pesci sono davvero splendidi.
Comunque procediamo con ordine; già la sua storia è molto bella ed interessante: Risale al 1937, raccolto da un appassionato, un certo Franklyn F. Bond nelle acque dolci del Venezuela nord orientale.

Gli esemplari furono conservati nel Museo di Zoologia della University of Michigan (USA). In effetti sono stati solo conservati e, per oltre quaranta anni, non degnati minimamente di alcun interesse di tipo descrittivo. Solo nel 1975 il Professor John Endler, attualmente docente della facoltà di Ecology, Evolution and Marine Biology della University of California di Santa Barbara pescò altri esemplari nella Laguna de Patos, nella regione di Cumanà in Venezuela, e solo da allora, sono stati descritti scientificamente e riconosciuti universalmente col nome comune di “endler”, in onore del suo descrittore.

Ma conosciamolo meglio: la cosa più evidente è il dimorfismo sessuale molto accentuato; il maschio coloratissimo e minuto è lungo neanche 3 cm. La femmina raggiunge almeno 4-5 cm. Così come per i guppy (parenti molto stretti) è poco colorata, ma con una prolificità eccezionale essendo ovovivipara come tutti i pecilidi.

Endler 2

Foto 2. Coppia di Endler. In basso la femmina. Foto dal web.

Ah, dimenticavo di giustificare il mio acquisto azzeccato! Ve lo racconto subito…
Dalla famosa coppia che ho portato a casa; dopo circa 40 giorni sono nati 8 bellissimi avannotti, seguito però da un avvenimento triste cioè la scomparsa del maschio… si, proprio una scomparsa… vi spiego: avevo messo a dimora la coppia in una vasca di plastica (tipo quella che si usa per lavare i piatti o fare il bucato). Ho cosparso il fondo di sassolini e alghe, ma ho fatto l’errore di porre la vaschetta fuori, sul terrazzo. E con molta probabilità, il povero maschio sarà finito nello stomaco di qualche piccione assetato! Comunque la femmina ha (senza più la presenza di un maschio) partorito altre due figliate di circa 20 avannotti. L’“endler”, essendo un pecilide è in grado, come tutti gli ovovivipari, di conservare nel proprio corpo per un tempo anche lungo il seme del maschio. Questo poi verrà utilizzato “in porzioni” per fecondare i successivi cicli di
uova che la femmina produrrà ciclicamente.

Attualmente ospito la mamma con la sua numerosa figliolanza in un piccolo acquario dedicato.

Che meraviglia!

Endler 3
Foto 3. Questa foto, tratta da internet, mostra un gruppo di maschi di endler messi in vendita da un hobbista tedesco sul sito Ebay.de. Questi piccoli pecilidi hanno, da un po’ di anni a questa parte, un numeroso seguito di appassionati che li
introducono in piccoli acquari di pochi litri per vivacizzare l’ambiente.

L’AutoreClasse 1973, Stefano è nato a Massafra (TA) e risiede a Nardò (LE).
Laureato in Scienze della Maricoltura e Acquacoltura, ha maturato una esperienza decennale presso allevamenti ittici di acqua dolce e marina. Acquariofilo a 360° è tra i soci più attivi del G.A.S. dal 2010.

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