IL MIO ACQUARIO MARINO DI BARRIERA

IL MIO ACQUARIO MARINO DI BARRIERA

 di Gianni D’Agostino

Vasca: artigianale cm 130x60x70h, 546lt lordi, vetro float con spessore da 15mm.

1L’acquario definitivamente allestito.

Accessori (filtraggio, pompe movimento e
risalita, riscaldatore, rabbocco)

  • 1 sump 90x50x50 cm con vano rabbocco da circa 21 lt
  • 1 pompa di risalita Sicce syncra 3.0
  • 1 pompa di movimento jebao wp25
  • 2 pompe di movimento jebao rw8
  • 1 riscaldatore Eheim da 300w impostato a 25°C
  • 1 kit rabocco automatico
  • 1 skimmer bubblemagus bm 150 pro

Illuminazione
2 plafoniere led wifi aquaillumination Hydra 52 con 52 LED di sette colori differenti 135W l’una (alla massima potenza) :

  • 16 Cree XT-E Cool White (>70CRI)
  • 4 OSRAM OSLON Deep Red
  • 4 Cree XP-E Green
  • 12 Cree XT-E Royal Blue
  • 8 OSRAM OSLON Very Deep Blue
  • 4 SemiLED 415nm Violet
  • 4 Edison Opto 400nm UV

2 plafoniere da 59cm Aquatlantis easiled (colorazione marine-blue) 28w l’una, montate
trasversalmente ai rispettivi lati corti.

Fotoperiodo

  • dalle 10:00 alle 24:00 con un’ora e mezza di alba (10:30 – 11:30) e due ore di tramonto (22:00 – 24:00)
  • luce lunare dalle 24:00 alle 04:00 

Allestimento

  • 85 kg circa di rocce vive
  • 20 kg sabbia aragonitica finissima.

2

Temperatura / Densità / Salinità
25°C costanti in inverno e 28°C in estate - 1025 / 33 per mille

Pesci 

  • 1 coppia di Amphiprion percula “platinum”
  • 1 Zebrasoma flavescens
  • 1 Zebrasoma veliferum
  • 1 Paracanthurus hepatus
  • 1 Echidna nebulosa
  • 3 Gobiodon okinawae
  • 2 Neomateleotris magnifica
  • 1 Cirrhilabrus rubripinnis
  • 1 Paracheilinus hexataenia
  • 3 Pseudanthias squamipinnis
  • 1 Mirolabrichtys dispar
  • 2 Ecsenius bicolor
  • 1 Acanthurus japonicus
  • 1 Ctenochaetus strigosus

Invertebrati

  • 2 lumache turbo
  • 4 Lysmata wundermanni
  • 2 Lysmata amboinensis
  • 2 Lysmata debelius
  • 1 Stenopus hispidus
  • 1 Calcinus elegance

Coralli

  • Euphyllia ancora
  • Euphyllia parancora
  • Euphyllia paradivisa
  • Euphillia glabrescens
  • Catalaphyllia jardinei
  • Tridacna maxima
  • Trachyphyllia australiana
  • Trachyphyllia geoffroy green
  • Caulastrea echinulata
  • Montipora digitata argento
  • Montipora digitata rossa
  • Acropora tenuis
  • Acropora valida tricolor
  • Stylophora pistillata milka
  • Stylophora subseriata
  • Seriatopora caliendrum “rot”
  • Seriatopora hystrix
  • Mycedium robokaki
  • Duncanopsammia axifuga

Considerazioni conclusive

La vasca è avviata da luglio 2015 ma non è giovanissima in quanto pietre e parte della
fauna sono con me da oltre un anno ed erano ospiti in altra sistemazione nella mia piccola fishroom.
Posso dire dal basso della mia brevissima esperienza col marino di barriera, che questa passione è davvero stimolante, sia dal punto di vista tecnico e sia da quello pratico.
Pur provenendo da anni di esperienze di acquariofilia d’acqua dolce nel segmento
ciclidofilo del Malawi, da sempre però sono stato affascinato dal mondo del marino ma
altrettanto intimorito dall’intraprenderlo per le difficoltà che credevo si sarebbero potute
verificare soprattutto dal punto di vista della manutenzione. Niente di più falso!
Ovviamente ci sono delle difficoltà, ma nulla di complicato come invece immaginavo.

Di contro, rispetto ai ciclidi africani, il marino di barriera richiede attrezzature differenti…direi maggiori… quindi un costo iniziale più alto…ma grazie ai vari amici appassionati sono riuscito ad ottenere tutto il necessario per poter partire e solo successivamente ho “upgradato” il sistema rendendolo più consono alle scelte degli ospiti, in particolare rispetto ai coralli i quali necessitano di un’illuminazione proporzionata rispetto ad una vasca con soli pesci. Detto questo posso confermare che le soddisfazioni che un marino di barriera può dare sono davvero enormi e coprono quelli che possono essere stati gli investimenti per poterlo realizzare.

Grazie alle nuove tecnologie impiegate nelle pompe, skimmer e lampade si possono ridurre i consumi notevolmente per rendere sempre più appetibile questo fantastico hobby. 

Parlando nello specifico del mio acquario, sono davvero stupito perché ogni giorno
questo ecosistema mi regala visioni nuove, spuntano animali nuovi ovunque, piccoli
spirografi, qualche lumachina ecc. ecc…Insomma la vita presente nel marino di
barriera è davvero tanta e si presenta quotidianamente.
Altra sorpresa si presenta al calare delle luci…..si scopre un altro mondo di piccoli
esserini che si muovono al buio…..copepodi e piccoli vermetti prendono quasi possesso delle rocce muovendosi qua e là.
In poche parole uno spettacolo al quale vale la pena assistere!
Per la manutenzione effettuo il cambio con acqua di mare tagliata al 10% con acqua ro
(osmosi) o in mancanza di questa mi preparo l’acqua R.O. con i sali specifici. Il tutto avviene ogni 2 o 3 settimane e in misura del 10%  totale del volume acquario/sump, ovvero circa 60 litri.
Effettuo il controllo degli elementi base e dei fosfati periodicamente, non riscontrando
(fortunatamente) valori negativi. Questo mi fa pensare che la conduzione sia corretta.
Pulisco lo skimmer non appena noto fanghiglia sul cono; ciò per aumentare la
superficie di contatto e mantenendo sempre perfomance ottimali; la regolazione della
schiumata è secca ed il risultato è soddisfacente.
Alimento i pesci una volta o 2 al giorno senza un metro fisso, cercando di variare il più
possibile sulla tipologia di alimenti usando fioccati, granulati, artemia viva o congelata,
pezzi di gamberi o cozze finemente tagliuzzati e tutti mangiano tutto con voracità. Solo la murena, ogni 3 o 4 giorni, viene alimentata a parte con piccoli pezzi di cozze o gamberi avvicinati alla sua bocca con l’ausilio di pinze in plastica.

Ho potuto constatare (magari mi sbaglierò…) che più la conduzione è semplice (senza
utilizzare resine, spugne, carboni ecc. ecc. in sump) e maggiori sono i risultati perché secondo me si permette al sistema di equilibrarsi da se.
Concludo con l’augurare a tutti voi lettori dell’Annuario G.A.S. di poter intraprendere
 un giorno questa passione semplicemente perché vi si apriranno nuovi scenari
incredibili che vale davvero la pena scoprire.

A seguire, alcuni ospiti del mio acquario di barriera:

4Paracanthurus epatus

5Zebrasoma veliferum

6Amphiprion percula

7Nemateleotris magnifica

8Lysmata amboinensis

9Acropora valida tricolor

11Stylophora subseriata

10Ecsenius bicolor tra rocce e coralli

12Varie specie di coralli in acquario

L’Autore: Gianni è acquariofilo da circa 10, ha iniziato come molti con il classico pesce rosso. Da vero appassionato, si è presto cimentato nell’allevamento di svariate specie tropicali di caracidi, ciprinidi, labirintidi, ecc. Sono poi arrivati in vasca i ciclidi, asiatici prima ed africani poi. I ciclidi del Malawi nuotano da oltre 5 anni nelle sue vasche. Negli ultimi 2 anni ha anche avuto modo di allevare con soddisfazione dei piccoli pesci palla nani (Colomesus asellus).
Da un anno circa, l’ attenzione si è riversata sul marino di barriera, e dopo essersi ben documentato ed aver seguito i consigli degli amici del G.A.S. più esperti, ha finalmente realizzato il suo primo acquario di barriera qui descritto!

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Francesco Denitto

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