L’acquario naturale

L’acquario naturale

Autore: Alessandro Crudo

Oggi, dare un aspetto naturale all’acquario per ricreare un angolo di natura in casa non è difficile. Con un po’ di studio e una buona dose di pazienza nella ricerca dei giusti arredi, si possono ottenere vasche straordinarie.

Gli acquari “naturali”, ricreano dei paesaggi sommersi che, per la loro realizzazione, richiedono talvolta un investimento monetario più o meno cospicuo. La scelta e l’acquisto di arredi, piante, rocce e legni dovrà necessariamente essere la prima cosa da effettuare perché essi dovranno essere inseriti e ben sistemati prima del riempimento. Questi acquari, infatti non permettono aggiustamenti drastici o grosse modifiche dopo l’avvio ma solo piccoli ritocchi. La pazienza e la spesa sarà sicuramente ricompensata dall’effetto suggestivo di quel che diverrà il nostro piccolo paradiso.

I problemi legati alla gestione di queste vasche non differisce dalle vasche “classiche” se non per la scelta dei pesci. Spesso e volentieri infatti i pesci in questi acquari sono esigui o limitati a gamberetti o ad un piccolo gruppo che occupa la parte centrale e libera dell’acquario. Con una maggiore ricerca sulle specie disponibili sul mercato, anche non comuni, si può trovare il giusto compromesso per dare, anche dal punto di vista faunistico, quella marcia in più al nostro angolo di natura.

Asemania nana, Corydoras aeneus e alcuni piccoli ciclidi nani sono i protagonisti di questo acquario. I primi sono di facile reperibilità per i ciclidi nani si può eccedere con varietà più rare per dare una maggiore importanza alla vasca stessa. I materiali, gli arredi devono adattarsi alle esigenze di vita di ognuno di essi.

IL FONDO

La vasca è stata allestita utilizzando sabbia di quarzo finissima, il substrato ideale per allevare correttamente i Corydoras e i ciclidi nani che passano buona parte della loro vita rovistandola alla ricerca di cibo.

Tale materiale, facilmente reperibile nei negozi di acquariologia, deve essere ben lavata prima della posa in acquario ma non bisogna eccedere con lo spessore perché, nonostante l’aiuto che offrono i pesci, negli strati profondi si possono creare delle zone anossiche pericolose per l’equilibrio biologico della vasca.

La sabbia di quarzo è inoltre un fondo inerte dunque non ideale per la crescita di piante esigenti. A seconda delle esigenze le piante potranno essere piantumate in aree con substrato di fondo fertile e coperte da rocce e legni ad evitare che i pesci scavino nei dintorni sopratutto se, per far prosperare le piante più esigenti, si utilizzano stick fertilizzanti vicino alle radici .

Per questo acquario ho scelto prevalentemente anubias e felce di Giava adattissime ad essere coltivate anche su questi substrati inerti perché le radici hanno prevalentemente funzione di supporto e non di assorbimento di nutrienti. In alcune aree non mancano piante di difficoltà moderata come Crinum e Aponogeton.

Il layout iniziale

LEGNI E ARREDI

Le radici di manila devono essere accuratamente lavate con acqua calda per sterilizzarle e lasciarle immerse per qualche giorno in modo che possano affondare più facilmente. È fatto comune che un allestimento a secco si trasformi in un disastro a causa di un galleggiamento inaspettato. Una serie di legni di piccole e medie dimensioni serviranno per creare dettagli, cunicoli e aree nascoste per la vita di coppia dei ciclidi.

Asemania nana piccolo e vivace caracide adatti a molti acquari

LE PIANTE

Un fitto gruppo di piante ed ampie aree di nuoto per i caracidi faranno da nascondiglio e da substrato di deposizione. Purtroppo negli acquari di comunità non è semplice assistere alle riproduzioni di queste specie ma non è difficile riconoscere riti amorosi e corteggiamenti.

Crinum calamistratum
Hygrophila pinnatifida
Aponogeton undulatus

Il layout si completa con alcune rocce disposte qua e la solo a rompere la monotonia del fondo molto chiaro e a dare un effetto più naturale alla vasca.

Corydoras aeneus albino
Acquario 140 litri, vista laterale

PESCI

Viste le dimensioni non eccessive della vasca (solo 140 litri) ho puntato sui ciclidi nani quali Ram e Apistogramma

Apistogramma viejita var. gold maschio
Giovane Apistogramma viejita var. gold Femmina
Giovane Apistogramma cacatuoides
Giovane Apistogramma cacatuoides femmina
Mikrogeophagus ramirezi
  • Vasca: Aquatlantis 45cm x 80cm x 40 cm (H x L x P)
  • Capacità: 140 litri netti
  • Illuminazione: neon T5 18 Watt 10000 k
  • Filtro: Hydor prime 30
  • Arredi: Legni di manila
  • Piante: Felci di Giava, Anubias, Vallisneria gigantea, Cryptocoryne wendtii, Cryptocoryne nevillii, Egeria densa, Ceratophyllum demersum, Hygrophila pinnatifida, Aponogeton crispus, Echinodorus barthii, Crinum calamistratum
  • Pesci: Asemania nana, Mikrogeophagus ramirezi, Hyphessobrycon herbertaxelrodi, Corydoras aeneus, Apistogramma viejita, Apistogramma cacatuoides
  • Acqua:
    • 380 μS/cm
    • 7 dGH
    • 4 dKH
    • pH 7.1
    • Nitriti Assenti
    • Nitrati assenti
  • Impianto CO2 no
  • Fertilizzazione: Sera flore 2

Costruire quello che sarà il nostro angolo di natura sommersa e la casa per i nostri pinnuti non deve mai essere improvvisato ma ragionato. L’acquariofilia è soprattutto pazienza e rispetto per gli animali che ci vivono dentro.

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